Habitat e paesaggio

Nicchia ecologica Paesaggio


L'habitat è un concetto multilivello, applicabile dalla regione biogeografica fino al livello di comunità. Il fenomeno dell'adattamento ha prodotto nel tempo forme diverse, sia geneticamente sia biologicamente, ma capaci allo stesso modo, di trarre il massimo vantaggio possibile dalle condizioni ambientali presenti (equivalenti ecologici).

In biologia, l'habitat racchiude l'insieme delle condizioni ambientali necessarie alla sopravvivenza della specie, indica il "luogo" dove una specie può vivere e riprodursi.

Si parla di microhabitat quando ci riferiamo alle particolari condizioni chimico-fisiche o di speciazione, presenti all'interno di un habitat.

Nicchia ecologica

All'interno di una comunità si stabiliscono delle relazioni tra le specie, e tra specie e fattori abiotici. Questo comporta che ciascuna forma di vita avrà il suo ruolo all'interno della comunità stessa, occupando cioè, una nicchia ecologica. Una nicchia può essere occupata da una o da più specie, le quali avendo lo stesso ruolo possono trovarsi con limitate risorse a disposizione, ovvero in competizione.

In questo caso i viventi interagiscono per determinati meccanismi di coazione, definiti anche azioni complementari, che non sono necessariamente di conflitto o selettivi (come nel darwinismo classico), ma si basano su stategie di cooperazione ed integrazione. Da sottolineare che questa forma cooperativa non contrasta con la teoria dell'evoluzione.

Semplicemente non è vero che noi veniamo plasmati dall'ambiente. Siamo noi che cerchiamo l'ambiente e che lo plasmiamo attivamente.
Karl Popper - Filosofo austriaco

Meccanismi di coazione

Predazione Un organismo vive alimentandosi dell'altro, utilizzandolo come fonte di energia per la propria sopravvivenza
Parassitismo Due organismi vivono insieme, il parassita ottiene nutrimento a spese dell'ospite (virus, batteri, infestanti vegetali) Es. la cuscuta e il vischio (piante parassite) non sanno fare fotosintesi e vivono con la linfa della pianta ospite, riducendone la capacità produttiva
Commensalismo Due organismi vivono insieme, uno ne trae vantaggio, l'altro non subisce effetti, quindi è una relazione unilaterale tra due specie Es. microflora batterica intestinale
Mutualismo simbiontico Due organismi vivono insieme, entrambi ne traggono vantaggio, per sfuggire al predatore o per alimentarsi Es. endomicorrizze (simbiosi): i miceli del fungo penetrano nelle radici della pianta e da essa traggono nutrimento, in cambio aumentano il tasso di assorbimento di nutrienti per la pianta e la difendono dall'attacco di altri funghi patogeni, che trovano difficoltà a penetrare a livello radicale
Mutualismo non simbiontico Altre forme mutualistiche assumono carattere non simbiotico. Es. la relazione tra la formica e l'acaro parassita di alcune piante: l'acaro fornisce nutrimento alla formica, che si nutre della melata prodotta in seguito alla puntura dell'acaro nella foglia; la formica lo difende dall'attacco di coleotteri

Paesaggio

Il concetto di paesaggio varia con le discipline che lo prendono in considerazione. In geografia, è una parte di superficie terrestre caratterizzata da precisi elementi biotici, fisici e antropici; in architettura è un panorama con funzioni estetiche, ma anche simboliche, o comunque riconducibili ad un'identità culturale. In ecologia, il paesaggio corrisponde ad un preciso livello di organizzazione, infatti è un insieme formato da ecosistemi tra loro interagenti.

L'uomo è un "costruttore" di paesaggi, che realizza tessendo una propria rete composta da sistemi differenti (economici, produttivi, sociali, etc.), purtroppo però, in molti casi il risultato risulta spesso incoerente. Già nella prima metà dell'800, il geografo Alexander von Humboldt, riferendosi al viaggio in Sud America, descrisse le "catene di connessione" prodotte dall'insieme di paesaggi tipici, creati dall'interazione delle diverse culture locali con l'ambiente.

La Convenzione Europea sul Paesaggio, sottoscritta nel 2000 e ratificata in Italia con la Legge n. 14/2006 e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.), hanno contribuito alla definizione di paesaggio e hanno indicato nell'ecologia del paesaggio (Landscape Ecology), la disciplina capace di studiare contemporaneamente le caratteristiche degli ecosistemi naturali ed artificiali, come parti di un unico sistema diversificato, per bilanciarne le funzioni nell'ottica dello sviluppo sostenibile.

Lo stato di conservazione rappresenta una stima della capacità attuale e futura di un'ecoregione di mantenere popolazioni di specie autosufficienti, capaci di sostenere processi ecologici e di reagire ai cambiamenti ambientali nel breve e nel lungo periodo.
La Conservazione della Biodiversità nell'Ecoregione Mediterraneo Centrale: WWF 2008

Il WWF ha mappato la biodiversità dell'intero pianeta, individuando 867 ecoregioni, cioè aree distinte, ciascuna omogenea per condizioni climatiche ed ecologiche. Di queste, 238 devono assolutamente essere conservate, per tutelare le comunità naturali e le specie caratterizzanti, attraverso la creazione di una rete di aree protette.

In Italia sono state individuate due ecoregioni: le Alpi, il serbatoio idrico più importante d'Europa, e il Mediterraneo Centrale, ricco di endemismi.

La trasformazione del paesaggio vegetale italiano

In Italia le principali cause di trasformazione del paesaggio vegetale possono essere attribuite alle seguenti cause:

  • sostituzione di paesaggi naturali, con aree maggiormente dominate da paesaggi culturali agricoli;
  • fenomeni di frammentazione per progressiva pressione antropica;
  • perdita o diminuzione delle specie vegetali fragili, in favore di quelle più resistenti e produttive;
  • degenerazione e regressione delle foreste, imputabile ai cambiamenti climatici, alle piogge acide ed agli incendi dolosi;
  • successione secondaria con cambio d'uso del suolo;
  • sprawl urbano, termine che indica una rapida e disordinata crescita di un'area metropolitana (città diffusa);